Cari lettori di Moondo, è’ in dirittura d’arrivo la raccolta firme per il referendum sull’abolizione della caccia in Italia.

Manca solo questo fine settimana per raggiungere le ultime 15.000 firme mancanti.

La raccolta firme è cominciata il primo luglio 2021. La scadenza originaria era il 27 settembre 2021. Il decreto-legge Semplificazioni ha prorogato la scadenza al 31 ottobre 2021 ma il 26 è l’ultimo giorno per firmare: così da lasciare il tempo di organizzare la consegna alla Corte che dovrà confermare la validità delle firme.

Ci sono state segnalazioni sul fatto che molti comuni , dove per legge un cittadino può recarsi a depositare la propria firma , abbiano ostacolato tale processo asserendo di non essere preparati all’iter di raccolta.

Da questa settimana non si può più firmare nei comuni ma si può votare ancora online www.referendumsiaboliamolacaccia.it con o senza lo spid e questo week end nei banchetti organizzati da poche centinaia di volontari sparsi su tutto il territorio nazionale.

Maggiori informazioni ,sempre aggiornate , sull’indirizzo e gli orari dei banchetti, si trovano sulla pagina social del comitato: https:// www.facebook.com/ComitatoSiAboliamolaCaccia

Rispetto alla raccolta firme per il referendum sull’eutanasia e sulla legalizzazione della cannabis, questa raccolta per il referendum che vorrebbe abolire la caccia in Italia è passata nel silenzio quasi assoluto del mondo dell’informazione.

Casi isolati sulla RAI dove , dopo due pillole di 30 secondi quest’estate sul tg1 e tg2, il programma uno mattina ha trasmesso però, come uniche immagini , durante il contraddittorio con il presidente del Comitato Caccia , quelle di cinghiali che invadono e fanno danni nei centri cittadini.

Eppure è bene sottolineare come ciò sia fuorviante visto che i cinghiali in questione sono stati immessi nel territorio limitrofo alle città proprio dai cacciatori, importandone oltretutto una specie ibrida particolarmente prolifera dell’est Europa, che sta dando i problemi noti alle cronache locali. I cacciatori non solo sono la causa di tale situazione ma vorrebbero anche strumentalizzarla a loro favore ponendosi come soluzione.*

Come se non bastasse non avere visibilità, questa raccolta firme è stata addirittura censurata dall’algoritmo di Tik Tok: gli animalisti commentano “Squid Game sì, mentre un video con la promozione della raccolta firme online per richiedere il referendum per l’abolizione della caccia, no”.

Ad ostacolare inoltre questa raccolta firme ci hanno provato anche alcuni enti : spargendo la falsa notizia che le firme raccolte online fossero state annullate/nulle: sono stati condannati a pagare le spese legali affrontate per rigettare e screditare questa fake news diffamatoria: la raccolta firme è valida.

A culminare i tentativi di boicottaggio vi è stato un importante attacco hacker organizzato per ingolfare la piattaforma (riuscendoci per diversi giorni proprio al lancio delle firme online): 24 milioni di richieste partite in contemporanea da 10.000 macchine virtuali localizzate a Milano; la polizia postale sta portando avanti le indagini del caso, che si concluderanno a campagna terminata.

Eppure nonostante questi pochi mesi a disposizione, spesi anche a parare tutti i colpi di cui sopra, i risultati sono stati incredibili se pensiamo che praticamente pochissime piccole associazioni dal basso, con donazioni simboliche da 1,00 Euro, da luglio sono riuscite nell’impresa epica di raccogliere quasi 500.000 firme, semplicemente fermando le persone per strada che si sono sentite evidentemente rappresentate dall’iniziativa ed hanno ritenuto di aiutare gli animali firmando.

L’empatia dei comuni cittadini è specchio di una nuova generazione, diversamente vicina alla natura rispetto ai cacciatori ed è questo a dover preoccupare chi invece è affezionato alle vecchie usanze legate al fucile e si è dimenticato cosa ha provato da bambino guardando Bambi perdere la mamma.

A sottolineare lo straordinario risultato anche il fatto che solo da circa un mese si sia potuto votare gratuitamente e online con lo spid , sempre grazie a piccole donazioni di privati che hanno consentito l’implementazione di tale strumento digitale, prerogativa degli altri referendum finanziati dai partiti, anche per questa causa a favore degli animali (che non hanno avuto lo stesso supporto perché riguarda una causa appunto di non votanti).

Lo scorso week end, in contrasto con la scarsa affluenza alle amministrative,  nei pochi banchetti allestiti da cittadini volontari per la raccolta firme vs la caccia, si sono create addirittura le code (sono infatti state raccolte sembra oltre 40.000 firme in un solo fine settimana) come testimoniano queste foto:

Segnalazioni di violenze invece in Toscana: “Ci hanno chiamato puttane, stupide, lingue biforcute e malate di mente.

Ci hanno detto che l’uomo è superiore alla donna perché caccia ed è più produttivo per la società.

Ci hanno detto che dovevamo tornare a pulire, invece di combattere per le proprie idee.

Ci è stato detto che ci sarebbero venuti a sparare e ci hanno aggredito verbalmente e fisicamente.” Federica S.

Ma anche su rete gli haters si scatenano, un esempio su tutti quanto perpetuato contro Claudio Cominardi:

“Faccia di me**a”
“Cogli**e”
“Froc***o”
“Pena di morte per questo essere”
“Usiamo lui come preda”
etc…

Lui stesso scrive: “3 giorni fa ho pubblicato un post nel quale mi limitavo a supportare un comitato che promuove un referendum abrogativo, così come previsto dalla Costituzione italiana.
Nulla di carbonaro, di rivoluzionario.

In tempo record ho ricevuto una valanga di insulti, minacce, ingiurie e volgarità indicibili. 
Nell’immagine solo alcuni dei circa 15 mila commenti, escludendo quelli più violenti. Come le volgarità nei confronti di quella santa donna di mia madre.
Ragazzi! Va bene tutto, passino le offese sul mio aspetto fisico, i meme che mi mettono in ridicolo, gli insulti sul mio scarso intelletto, ma la mamma… LA MAMMA NON SI TOCCA!

In 8 anni di profilo pubblico su FB, non ricordo un selfie che abbia raggiunto un’attenzione come questa. Vien da pensare a gruppi organizzati che si mobilitano per ridicolizzare ogni iniziativa contraria alla caccia.
Spero le associazioni venatorie prendano le distanze da queste persone. Non so se si tratta di cacciatori o meno, ma per loro stessa ammissione sono in gran parte sostenitori.

Il paradosso è che dovrei ringraziarli. Perché tutta questa “partecipazione” verso un 

innocuo post ha permesso di far raggiungere il contenuto in oggetto a una portata di oltre 1 milione di persone in sole 48 ore!
È notizia recente, grazie alle donazioni arrivate proprio nelle stesse ore, il comitato è riuscito a raccogliere le risorse necessarie per commissionare il servizio di e-voting certificato Spid e dal primo settembre sarà possibile firmare anche online!

Ovviamente è solo un altro passo verso l’obiettivo, la battaglia andrebbe sostenuta con ulteriori risorse. È bene ricordarlo, questa campagna referendaria è nata esclusivamente dal basso, senza grandi sponsor, da attivisti e piccole realtà associative basate unicamente sul volontariato.”

Nemmeno le grandi associazioni , hanno mai creduto, supportato o investito su questa raccolta firme, asserendo che servisse un supporto politico ed economico; invece la campagna ha ottenuto l’appoggio trasversale e occasionale di membri di alcuni partiti: hanno firmato candidati politici di tutti gli schieramenti, dalla Lega al Movimento 5 Stelle fino al PD, tra questi il sindaco di Ischia Vincenzo Ferrandino e il PM anti camorra candidato a sindaco di Napoli Catello Maresca.

Eppure le BIG dell’animalismo avrebbero avuto i canali di comunicazione per raccoglierle in pochissimo tempo queste firme necessarie. Senza dover ora i volontari attivi dall’inizio, da soli, elemosinare in pochissimo tempo le ultime 15.000 mancanti. “Le grandi associazioni si siedono ai tavoli con i cacciatori, tavoli che se si vince non ci sarebbero più.” afferma Tony Curcio , promotore in prima linea del Comitato per l’abolizione della caccia, parla anche di campanilismo e non se lo sarebbe aspettato nemmeno lui. Aggiunge che “le iniziative dal basso senza logo danno forse fastidio”. Ma sono solo sue ipotesi che tali rimarranno visto il silenzio della controparte. Quel che è certo è che si sta raggiungendo, in silenzio, il più grande risultato animalista degli ultimi quarant’anni: l’abrogazione della caccia in ogni sua forma, su tutto il territorio nazionale.

Hanno firmato anche ex cacciatori e i personaggi in vista sui social che si sono attivati per diffondere la compagna sono stati principalmente Tiziano Ferro, Gianna Nannini e pochi altri come Andrea Delogu, Andrea Scanzi che da solo ha convinto 2.500 firmatari.

Se questa battaglia per gli animali fosse vinta, si tratterebbe della prima volta in assoluto che un paese occidentale rinuncia alla caccia.  Esistono attualmente solo 4 Stati avanzati nel mondo in cui la caccia è vietata. L’Italia si ergerebbe a faro di una tale evoluzione, in un momento molto buio della storia di amicizia tra la terra che ci ospita e l’uomo.

Abolire la caccia porterebbe a:

– risparmiare fondi pubblici destinati al ripopolamento a scopo venatorio;

– salvare la vita a milioni di animali, uccisi da questa “pratica” non necessaria;

– evitare la morte a tante persone a causa di “incidenti”;

– liberare boschi e campagne da gente armata;

– girare tranquillamente senza udire spari in mezzo alla natura.

– abolire la pratica cruenta come quella della caccia in tana alla volpe con i cani

In cosa consiste la caccia alla volpe autorizzata?

Nel 2019 il consiglio regionale dell’Emilia-Romagna dette il via libera, per 5 anni, a questa pratica che autorizza i cacciatori a mandare i cani nei cunicoli sotterranei, dove è rintanata la volpe con i piccoli che poi fuggendo all’esterno vengono attesi dai cacciatori. Solitamente è proprio il cane a portare la volpe fuori dalla tana trascinandola per la coda. Senza avere via di scampo.

Fecero un servizio anche Le Iene.

 “Disse una volpe inseguita da venti cacciatori a cavallo con una muta di venti cani: “Ovvio, mi uccideranno. Ma che poveri stupidi devono essere. Di sicuro non varrebbe la pena che venti volpi, a cavallo di venti asini, accompagnate da venti lupi, si mettessero a dar la caccia ad un solo uomo per ucciderlo”. Khalil Gibran

* “Il cacciatore spara in casa dei cinghiali facendogli percepire quel luogo come non più sicuro, quindi migrano.

I cacciatori uccidono la mamma, l’unica del branco che può entrare in calore, essendo la struttura del gruppo matriarcale. Le cucciole, senza mamma, si sparpagliano, diventano capo branco e vanno tutte in calore, moltiplicando così la popolazione.

Cacciati da casa loro, i cinghiali scendono più a valle e incontrano temperature meno rigide e più cibo, per via delle coltivazioni. Quindi non c’è la selezione naturale provocata dal freddo e dalla scarsità di cibo.

Poi ci sono cacciatori che foraggiano i cinghiali, sostentandoli e facendogli prendere familiarità con gli umani e facendogli capire che giù c’è cibo.

In passato i cacciatori hanno richiesto e ottenuto il ripopolamento dei cinghiali, perché erano pochi.

Le montagne sono piene di piombo che può inquinare anche le falde acquifere, oltre che uccidere quella fauna che ingerisce i pallini.

E poi ci sono le cartucce.

E ci sono anche morti e feriti tra gli umani.

E c’è chi se li ritrova nei propri fondi, senza volerli.

E poi capita che ti uccidono l’animale domestico o da cortile.

E qualche specie protetta viene uccisa. (“Gli Ibis Eremita, quasi spariti da quattro secoli in Europa, erano partiti in 17 verso la Toscana, 5 sono stati colpiti dai cacciatori.” “A settembre 2021 il sogno infranto di Dieks, la femmina di ibis eremita uccisa dalla caccia in Toscana: “È morta dopo due ore di agonia

E non si può passeggiare tranquilli nei boschi.

E non ci fanno mancare gli spari “accidentali” neanche nelle liti condominiali.

Per questo ed per altro ancora … grazie cacciatori!”

Citazioni dei Grilli Parlanti del passato:

Verrà il tempo in cui l’uomo non dovrà più uccidere per mangiare, ed anche l’uccisione di un solo animale sarà considerato un grave delitto. Leonardo Da Vinci 

Il problema degli animali non è “Possono ragionare?”, nè “Possono parlare?”, ma “Possono soffrire?”. Jeremy Bentham 

Il compito più alto di un uomo è sottrarre gli animali alla crudeltà. Emile Zola 

Le nature sanguinarie nei riguardi degli animali rivelano una naturale inclinazione alla crudeltà. Michel de Montaigne 

Perché dovremmo considerare di minor valore la sofferenza inflitta ad altre creature, per il semplice fatto che queste appartengono ad una specie diversa dalla nostra? Prof. Dr. Jean-Claude Wolf 

L’uomo è un animale addomesticato che per secoli ha comandato sugli altri animali con la frode, la violenza e la crudeltà. Charlie Chaplin 

La scelta termina dove inizia la vita di un altro. 

Uccidere un essere vivente non è una scelta, è un assassinio. 

Autore sconosciuto 

Come mai quella lordura non stornò il senso del gusto, che veniva a contatto con le piaghe di altre creature e che sorbiva umori e sieri essudati da ferite mortali? (…) prova anzitutto a uccidere tu stesso l’animale che vuoi mangiare. Ma ammazzalo tu in persona, con le tue mani, senza ricorrere a un coltello o a un bastone o a una scure. Fà come i lupi, gli orsi e i leoni, che ammazzano da sé quanto mangiano… Plutarco, “Del mangiar carne” 

Dall’uccidere gli animali all’uccidere gli uomini il passo è piccolo. Lev Tolstoj 

La caccia è sempre una forma di guerra. Goethe

Gli animali non possono parlare, ma come possiamo io e te non parlare per loro e astenerci dal rappresentarli? Ascoltiamo, noi tutti, il loro silenzioso pianto di agonia e aiutiamo quel pianto a essere ascoltato nel mondo. Rukmini Devi Arundale 

Prendi posizione. La neutralità favorisce sempre l’oppressore, non la vittima. Il silenzio incoraggia sempre il torturatore, non il torturato. Elie Wiesel 

Tutto ciò che può sentire dolore non dovrebbe essere sottoposto al dolore. R. M. Dolgin 

Trovo inaccettabile che la violenza costituisca la base di alcune delle nostre abitudini alimentari. Tenzin Gyatso, XIV Dalai lama 

(Fonti: Animal liberation)


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Giulia Giontella
Inizia la sua carriera post universitaria in Maserati a Londra, seguono anni da globe-trotter per Time Magazine a Malta ed in Portogallo, e poi in Kazakistan per Bloomberg Business Week. Torna a Roma per lavorare al desk esteri di SkyTG24 ma decide di diventare avvocato e così è, ha 26 anni. Vince una Borsa di Studio per rappresentare l’avvocatura romana presso lo storico Barreau de Paris. Quando torna a Roma entra come membro permanente nella commissione di diritto internazionale ed europeo del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, carica che ancora ricopre. Appassionata di fiori scopre in quel settore un business internazionale di sfruttamento e privo di scrupoli etici. Fonda Flority Fair la cui missione è diffondere bellezza in modo democratico, rilanciando la floricoltura italiana: perchè “sostenibilità” non sia solo una parola. Da un passato con pellicce a 30 anni smette di mangiare carne, diventa volontaria attiva nei canili romani e partecipa alle manifestazioni per sostenere i diritti di chi non ha voce. Animalista, convinta che l’evoluzione non possa arrestarsi e che questa definizione presto o tardi smetterà di esistere.