Strano ma vero, un gruppo di psicologi cognitivi della Hiroshima University giapponese ha scoperto che sfogliare foto di animali carini, come quelle di gattini e cuccioli, serve da stimolo alla produttività.
L’esperimento dell’Università di Hiroshima
Per testare la loro ipotesi, i ricercatori hanno separato 48 studenti volontari in due gruppi, e hanno chiesto loro di giocare a un gioco. Dopo la prima sessione del gioco, agli studenti del primo gruppo sono state mostrate varie foto di simpatici animaletti, mentre nella seconda sono state mostrate le foto di animali adulti. Il primo gruppo ha avuto risultati migliori del secondo, lo avreste mai immaginato?
In un secondo test, i ricercatori hanno diviso i volontari in tre gruppi. Questa volta sono stati incaricati di ricordare quante volte un dato numero appariva in una sequenza. Ancora una volta, a un gruppo sono state mostrate foto di cuccioli di animali, altre foto di animali adulti, e nell’altra è stata mostrata la foto di “cibi piacevoli”, tra cui sushi e bistecche. Anche in questo step i volontari a cui sono state fatte vedere le foto di cuccioli di animali hanno registrato prestazioni migliori.
In un terzo e ultimo test, sono stati selezionati 36 studenti universitari destrimani che non hanno partecipato agli esperimenti precedenti. Ancora una volta, questi sono stati divisi in tre gruppi, ciascuno stimolato da foto di cuccioli, animali adulti e neutri (cibo), rispettivamente, e chiesto di svolgere un compito di tempo di reazione (RT). Ai partecipanti è stato chiesto di indicare se uno stimolo presentato su uno schermo a tubo catodico conteneva la lettera H o la lettera T premendo il tasto sinistro o destro su un pad di risposta nel modo più rapido e preciso possibile. Risulterà strano a questo punto constatare che questa volta il gruppo di osservazione degli animali carino ha ottenuto il punteggio più basso.
I ricercatori scrivono che “l’attenzione ristretta può essere vantaggiosa per le prestazioni su compiti che richiedono attenzione nei domini motori e percettivi, come i compiti usati nei primi due esperimenti”.
Gli scienziati teorizzano che questo potrebbe essere dovuto al fatto che la cura degli animali domestici (tra cui il nutrimento) richiede un trattamento molto tenero degli animali, così come “un’attenta attenzione agli stati fisici e mentali degli obiettivi e la vigilanza contro possibili minacce agli obiettivi”.
Vale a dire, in altre parole, che sfogliando foto carine di gattini potrebbe aumentare la produttività in una gamma limitata di campi, e molto probabilmente trasformarla in un’abitudine porta alla procrastinazione, e sappiamo bene tutti quanto quest’ultima possa essere pericolosa e nociva per la produttività.
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