Animali selvatici

La memoria degli elefanti è vera o solo leggenda?

Quando una persona ha una memoria straordinaria, subito la si paragona a quella di un elefante. Ma la memoria degli elefanti è vera o solo leggenda?

La memoria degli elefanti

La memoria degli elefanti (fptp by pixabay)

Da decenni ormai si stanno effettuando studi e ricerche scientifiche riguardo la vita e le abitudini degli elefanti, per constatare la loro, ormai proverbiale, memoria. Una di queste ricerche ha attestato che gli elefanti hanno realmente una memoria da invidiare. In particolar modo, ad avere la memoria lunga sono le elefantesse, che oltre a ricordare, mettono la loro esperienza a disposizione dei nuovi arrivati.

Questo studio, difatti, ha dimostrato come l’esperienza vissuta da una delle elefantesse del branco, tra le più anziane, venga presa ad esempio dagli esemplari più giovani. Questa saggezza, portata dalle anziane, viene impiegata per riconoscere e distinguere gli esseri amici dai nemici, e quindi un metodo efficace di difesa del branco. Inoltre, durante questo studio è emerso anche, che i branchi con le femmine aventi una maggiore esperienza, e quindi sagge, riuscivano ad avere più cuccioli.

Come si è arrivati a questa deduzione?

Lo studio che ha portato a questa conclusione è stato effettuato osservando differenti branchi di elefanti presenti sul medesimo territorio. Ogni branco è solitamente composto da femmine anziane e da piccoli, che si muovono tutti assieme per la ricerca di cibo. Durante i loro spostamenti, capita che si incontrino con altri branchi di elefanti, non sempre “amici”.

Per ottenere le risposte hanno testato le conoscenze ambientali degli animali. Gli scienziati hanno fatto ascoltare al branco dei richiami registrati da altri branchi. Le reazioni sono state stupefacenti: gli animali cambiavano reazione a seconda se il richiamo fosse familiare oppure no. Quando il richiamo era sconosciuto alle anziane del branco si mettevano in formazione di protezione: i piccoli al centro e gli adulti tutti intorno. Invece, nel caso in cui il richiamo proveniva da un branco amico, non vi era alcuna reazione mostrandosi completamente tranquilli.

Siamo una giovane realtà editoriale e non riceviamo finanziamenti pubblici. Il nostro lavoro è sostenuto solo dal contributo dell’editore (CuDriEc S.r.l.) e dagli introiti pubblicitari. I lettori sono la nostra vera ricchezza. Ogni giorno cerchiamo di fornire approfondimenti accurati, unici e veri.
Sostieni Moondo, sostieni l’informazione indipendente! Desidero inviare a Moondo una mia libera donazione (clicca e dona)

GRATIS!!! SCARICA LA APP DI MOONDO, SCEGLI GLI ARGOMENTI E PERSONALIZZI IL TUO GIORNALE

La tua opinione per noi è molto importante.
Ora anche su Google News, clicca qui e seguici


Potrebbe interessarti anche:
Share
Pubblicato da
Deborah Farinon

Ultimi articoli

Come prendersi cura di un cane anziano

Prendersi cura di un cane anziano può essere qualcosa di molto impegnativo, soprattutto se non arriviamo…

3 Gennaio 2024

Nutrizione per gatti e cani: le basi di un’alimentazione sana

I nostri amici pelosi hanno bisogno di una corretta alimentazione per vivere a lungo e…

31 Ottobre 2023

Come giocare con il cane

Giocando si impara. Lo sentivo sempre dire da bambina, poi però da adulti ce ne…

19 Settembre 2023

Guida completa all’adozione del porcellino d’India: cura, interazione e benessere

Hai mai pensato di "adottare" un porcellino d'India come animali domestico? Queste adorabili creature, note…

16 Agosto 2023

I cani hanno sentimenti?

Chi ha un cane sa bene quando il loro amico a quattro zampe è triste…

19 Giugno 2023

Quali sono i segnali calmanti nel cane

I segnali calmanti nel cane sono uno dei metodi che i cani utilizzano per comunicare…

9 Giugno 2023